sabato 27 dicembre 2008

"giorno di dicembre. qualcosa dopo natale" - SDVQ

Che son nevicate quintali di circostanze sui tetti dei nostri rapporti. Le grondaie intasate di rimorsi che non riusciamo a scaricare. Il bianco Natale delle morti celebrali.
E sai bene che sono le cose davvero genuine il meglio che tu possa trovare. E ancora dubito sulle tue scelte alimentari che tanto siamo affamati di affetto altrui a qualsiasi ora del giorno. Le pastiglie dopo i pasti sono bombardamenti aerei.
December-day! December-day!
Il tuo codice morse dato a morsi sulle mie ossa dato che non stavo più nella pelle aspettandoti. E non mi sarei mai più aspettato un tuo Semplice Ornamento Simbolico. Senza Orpelli Superficiali.
December-day! December-day!
Che tutto ciò che ci riguarda e dietro lo schermo a riguardare le nostre repliche. Replicanti di noi stessi che intanto noi siamo a scopare nei camerini. Camerieri. Camerati. Le nostre Grandi novità.
I nostri sentimenti biodegradabili come tutti i pasti che saltiamo.
La neve sputata sul mio giardino e l'ultima nevicata che mi pare risalga al 1998. I cambiamenti climatici tuoi nei miei confronti quando ti chiedo di vederci. I silenzi come quando rivedo compagni del liceo dopo anni e non so che dire, che intanto non è successo un bel cazzo di nulla e son diventato solo più stronzo. Che intanto non è successo un bel cazzo di nulla degno di nota. Annotalo.
December-day! December-day!
Che il tuo 2008 non è mai esistito. 24 mesi di peste bubbonica e lazzareti. E la mostra di Burri che considero "così e così". La triennale dei tuoi giorni che non ricordi ma che hai marchiato a fuoco sulla mia schiena per rileggerli quando mi accoltelli. Come tenere riviste in bagno. E' soltanto l'ennesima sala d'attesa. L'ennesima sala.
Saran le copertine dei libri a coprirci le spalle dai freddi polari e dai venti improponibili che sfondano le Alpi. Sarà il nostro affannoso tentativo di acculturarci di accoltellarci di acculturarci. I fitti poemi epici sui nostri conflitti da cui usciamo sconfitti. I nostri oneri.
I nostri doveri reciproci di recepirci. di percepirci.
Non siamo perspicaci.
December-day! December-day!
I giorni che segni in rosso per il mestruo mentre io segno tutto il resto. Ti ho dato amore e mi hai dato xxx più venti euro di resto. Del resto non possiamo pretendere che l'amore migliori la sua situazione in borsa. Azionisti fermi. Azionisti che riflettono e non agiscono e mi pare di scorgerti e mi pare di sconcertarti. e Sconcentrarti. Come ai concerti in cui rimango solo e non ci sei te ma poi manca anche la band che ha nevicato da far schifo e son fermi chissadovè senza catene e buon natale a tutti ci dispiace che siate venuti fin qua per niente. Le casse spente e le casse da cui estrai ciò che mi devi perchè ho dato tutto ciò che avevo ma la merce era molto di meno. Marcia molto di più.
D-D!D-D!
Domani Dovrò Davvero Dirtelo.
che ora dormo un po'.

-Stralci Di Vita Quotidiana-
Mattia Barro

1 commento:

Unknown ha detto...

le frasi finali sono taglienti.
anche più del resto.