lunedì 22 dicembre 2008

"Stagioni" - SDVQ

Che poi sono arrivati gli inverni e le estati e noi siamo rimasti fregati con i nostri abbigliamenti da mezze stagioni. E non ci resta che vendere tutto.
Abbiamo sprecato i nostri giorni più lunghi chiusi in casa mentre mi dicevi che eri troppo impegnata a fare niente per potermi vedere, volere; ma ti avrebbe fatto piacere rivedermi. Le architetture dei nostri GIGANTESCHI difetti e dei miei marmorei progetti di sabbia. Studiane ogni sezione.
Che una freccia ha trapassato il mio cuore e tu mi hai corretto dicendomi che era una linea che finiva in un triangolo. Che ti lancio linee che confluiscono in triangoli, ma non capisci e ti faccio dei gesti plateali dall'ultima fila.
La tua pila di barbiturici.
La mia barba incolta.
Le tue cicatrici e i miei bisturi.
Le battute fuori luogo prima del nostro prossimo by-pass.
Ti ho scritto che ho preso casa con un grande prato davanti, a Milano, e tu non mi hai creduto perchè sei intelligente e sai che i miracoli non accadono.
Le tue richieste di divorzio incise sugli assorbenti. E i nostri rapporti che fanno acqua dappertutto, che posso darti il mio giudizio universale su come anneghiamo. Negati i prossimi 12 pasti e i tacchi 12.
Che poi sono arrivati gli inverni e ci siamo gelati che tutto era fermo e nemmeno perdevamo liquidi da quanto eravamo di ghiaccio. Docce al cloroformio. Dodici medi di merda.
Non dirlo a me, mi dici sbadigliando.
Ci siamo sbattuti in faccia le nostre finestre di msn che sembrava fosse stato il vento o qualche corrente d'aria. Per tenerti al corrente, stiamo morendo d'aridità. E chiediti come può essere possibile dato che non mi sento solido. I tuoi gesti di solidarietà nei miei confronti. Elemosinare sentimenti e abbracci.
Ho riempito la camera di post-it con l'idea di strappare tutti i miei bisogni scrittici sopra. Criptici. Ermetici.
Nei miei incubi ci sono i nostri EGOmostri.
Nei miei incubi ci sono i nostri EGOmostri.
Nei miei incubi ci sono i nostri EGOmostri.
Nei miei incubi ci sono i nostri EGOmostri.
Nei miei incubi ci sono i nostri EGOmostri.
Nei miei incubi trovi ancora i mostri che avevo provato ad esorcizzare. E tutte le mosche dei nostri barattoli d'amore. Che stiamo barando con gusto. Che stiamo barando e punto.
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Ho tirato un masso sulla finestra di camera tua per attirare la tua attenzione e tra poco non ti prendevo in pieno.
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Quando sei uscita per dirmi che dovevo smettere di dirti cosa provavo che intanto non avevo le prove per dimostrare che era davvero qualcosa. E io ci provavo comunque a dirti che aveva una qualche sottoforma di ragione.
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Che vinci sempre tu che giochi rosso sangue. Il mio nero nero nero nero nero nero nero nero nero nero nero nero nero non esce Mai. Cristo.
Hai gli occhi di Las Vegas attorno a te.
Ti stanno circondato.
ed é tutto esplicito esplicato espiato espatriato. Aspirine come se nevicasse a Leverkunsen. Come se nevicasse pattume. Niente ombrelli od ombretti.
Che musica ascolti?
Emo.
Che musica ascolti?
Ego.

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