lunedì 27 aprile 2009

"Tutti i tetti del mondo danno sui nostri limiti?" - SDVQ

e poi ci finiremo a chiedere se tutti i tetti del mondo danno sui nostri limiti. che l'orizzonte si manifesta nel cortile interno delle palazzine dei nostri decifit. i nostri debiti d'amore e d'ossigeno che un giorno dovremo saldare. Saldiamo i nostri legami che tra poco cadiamo a pe
z
z i.
cristosanto.
ci siamo terrorizzati nel vederci riflessi nelle birre vuote e nelle notti vuote dove cerchiamo di riempirci di qualcosa. solido o liquido.
son rimasto chiuso fuori da te, potresti aprirmi in due e portarmi via il cuore e lo stomaco?
i nostri fegati appesi ad un filo e io che non ho il fegato per dataoraluogo in cui dirti che è finito un altro venerdi sera. Sarà che ci siamo rotti le scarpe a camminare su noi stessi. Sarà che abbiamo perso i calendari con i giorni del mestruo, i santi e i giorni in cui avremo vinto.
i giorni in cui ne sarei uscito vinto.

che tutto sa di niente,
apocalisse compresa.

trascorri qualcosa come una notte positiva un giorno positivo una settimana media.
che si è fatto tardi per arrampicarsi sul tetto di noi stessi.


-Stralci Di Vita Quotidiana-
Mattia Barro

sabato 18 aprile 2009

"quando parlavamo tra parentesi mi sembravi geometrica" - SDVQ

Parliamoci tra parentesi che i nostri discorsi così potrebbero sembrare più bisbigliati ed onesti. Ho sfondato la tua aurea entrandoci con la macchina ai 130 all'ora e mi hai chiesto se conoscevo una ditta sicura per ritirare su le tue protezioni. I preventivi e i preservativi che ti ha regalato tua madre anni fa. Senza accento.
I nostri discorsi che sono pavimenti e moquette e parquet e piastrelle. E tu ci cammini sopra coi tacchi alti per tutto venerdì sera e ti dico "no, non dovevo dirti nulla. Davvero.". Di nuovo. Di nuovo non c'è nulla. Parlo a te con un fare da artistoide intellettualoide asteroide. Parole a caso che così capisci meglio che non dico nulla di vera-mente logico.
Death Cab For Cutie.
Nome-di-architetto.
David Bowie.
Nomi-di-architetto-più-anziano.
Le questure di cuore. Abbigliati con la nostra falsa modestia. Nudi come non siamo stati mai, neanche quando mi ha chiesto se sarebbe stato bello farlo sopra i nostri romanzi incompiuti.
Ti ho detto che cerco l'equilibrio del mondo e tu mi hai spintonato giù dal letto che non avevi abbastanza spazio in quel momento. E nell'architettura contemporanea.
Che quando mi hai chiesto di suonare la nostra canzone al pianoforte ho suonato un miliardo di volte solo il Do. Ti do più opzioni di toccata-e-fuga che così stai tranquilla. Che in questo secolo non c'è più novecento.
Intanto poi finiamo a dialogare senza labbra. Che per quello che ci diciamo vivendo altrove, mi pare già abbastanza. E in Triennale ho riso e mi hai zittito. Abbassa la voce e le aspettative, mi hai detto piano. E non me lo aspettavo.
Quando parliamo tra parentesi mi sembri geometrica.
Per non dire altro.
Per non dire tanto.
perdio.


Avevi dei pantaloni blu e gli occhi blu, credo.
Ma ti mascheravi da bianco comunque.
Neanche fossimo chissà quali pittori stravaganti e vaganti.
Ti ho detto che sarebbe stato bello se solo fossimo...
finiamola lasciandoci in sospeso.


-Stralci Di Vita Quotidiana-
Mattia Barro

giovedì 9 aprile 2009

"le tue unghie stanno piangendo di nuovo" - SDVQ

Che poi ti dico che ti amo e finiamo a riderci su e giù che ti viene la nausea e vomiti e mi dici che sei incinta dei nostri difetti, e sei di fretta. E sei fredda.
Abbiamo preso così tanto freddo che l'abbiamo tenuto in borsa. E poi lo abbiamo giocato perdendo tutte le quotazioni e le equazioni. E le convinzioni.
E poi gli insonni e i sonni e in sonno sogno te che poi sono io e goodbye mr. Ego.
Qualcuno cade innamorato e qualcuno inciampa e si rompe i denti e sembriamo identici a quegli enti governativi che ci inondano di petrolio quando ci stringiamo le mani e le tue unghie piangono.
Che avevamo un credo, credo, ma lo abbiamo rimpiazzato con delle riviste di moda di musica di design, tanto per darci un tono. Tanto per darci dentro abbiamo ancora tutta la nostra maturità e la nostra vecchiaia. La nostra era glaciale.
Ed il nostro amore,
ahahahahahahah.


-Stralci Di Vita Quotidiana-
Mattia Barro