domenica 10 gennaio 2010

"Oslo è cara. L'Islanda pure." - STRALCIO

E a Natale cade la neve e cadono i capelli. Cade pure il Papa.
Tutte le cose belle divengono paciocco. Neve compresa. Password comprese.
Se mi avessi detto.
Per Natale un disco dei Mum masterizzato e scarichiamo tutto gratis. Relazioni comprese.
Vorresti sapere come ho conosciuto tua madre, lo so.
Vorresti sapere come ho misconosciuto la mia fede, lo so.
Sbattesimami. Batti le mani. Sbattesimami.
Le Converse nelle pozzanghere. Le amicizie nel cesso. Le torte cioccolato e pere.
Facciamoci un tea da bere con le tazze crepate.
Se mi avessi letto.
Cantiamo a squarciacuore canzoni che non sappiamo. Recensiamo le nostre chiamate telefoniche e l'ultima era da 5 e mezzo. L'ultima era alle 5 e mezza.
Con tutti sti a-capo, capiterà qualcosa.
No, in quel locale sei stata con un tuo ex.
No, quel locale era un ex penitenziario.
No, in quel locale sei stata con il pene di un tuo ex.
Si. Si. Si.
Sono uncool. Anche tu.
I biglietti per l'Islanda costano sempre troppo e pure Oslo è così cara che ci andrei sempre. Ci andrei sempre. Che se l'unico contro è il freddo, i nostri corpi contro lo son stati anche di più.
Con la punta della bic ho riavvolto le cassette dei nostri esordi. Primi appuntamenti compresi. Emettono suoni sordi.
Che con tutti i soldi del mondo ho comprato Húllabbalabbalúú.

Se mi avessi visto.


Mattia Barro