giovedì 18 dicembre 2008

"che non gli troverò un nome nemmeno sanguinando copiosamente" - SDVQ

1.

Che su ogni mio atomo ho scritto che ti dimenticherò. Così potrò rileggerlo al microscopio durante le nostre amnesie retrograde.
Mercury's retrograde.
Mercoledì ho capito che è tutto andata a farsi fottere, scontri di anima compresi.
Che ora
Inizi ad andare
Sempre
A
Capo.
Col
Punto.
Proviamo a rientrare in carreggiata mentre guidiamo bendati. Sequestrati. Sarà a_ore. Che con la mia testa a forma di radio mi sento idiota. Che lo so scuoti diventa Odi Tia. Ed è veramente raccapricciante.
Che quando ti scrivo che mi manchi, vorrei dettarlo ad un dattilografo per poi dirti "Non l'ho scritto io, te lo giuro".
Immagino solo più famiglie spezzate da sembrare un puzzle da 2008 pezzi. Che quelli avanti cristo sono andati persi. In parte. Se sbadiglio sembra che io pianga e se sbaglio sembra che io pianga. E non so quanto questo sembrare sia così lontano dall'essere.
Scegli te, che non mi pare che io abbia un qualche tipo di potere, in generale.
Che forse
si stava meglio prima. In prima fila.




2.

Che sei una stanza con un'infinità di pareti di cui vedo solo la facciata. E mi metti all'angolo con una facilità imbarazzante. Improponibile. Che divento rosso, ma forse è solo sangue tranquilla.
Non riusciamo a coagularci sullo stesso divano rosso "quando a forza di ferirci siamo diventanti consaguinei" che, comunque, ci mancano gli attrezzi per le trasfusioni per le effusioni per le nostre fusioni nucleari. Arrivando al nocciolo: i nostri nuclei primordiali.
Keep good high contact.
Ho ricevuto sms, email, piccioni viaggiatori sporchi di petrolio e smog che dicevano "Non essere Te, non essere Te con Lei. Vinci tu, per una volta. Lord knows it would be the first time." I bookmakers ci credevano anche ed ora mi è toccato cambiare casa per evitare lapidazioni e lapidi.
Che domani parto e non so se ti vedrò che alla stazione la gente si scontra ed accadono sporadici episodi cinematografici. Da Milano Due. Da due a Milano come siamo che non sono abbastanza vicini per farsi spezzare in due da Milano. Ma intanto prendo la macchina con un copri cerchione in meno e una cerchio alla testa per lo più. Che le autostrade sono scivoli acquatici in questo periodo e so annegare.
A capodanno butterò via questi fogli.
Lo stato patrimoniale del mio stato personale dice che va di merda.
Economisti.
Egonomisti
che non siamo altro.


Mattia Barro

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