mercoledì 1 dicembre 2010

"finisce come nei film inglesi"

Poi definiamo la parola amore che se no finisci a pensare che ti sto parlando di musica indipendente. Le chiavi nere del tuo cuore che non trovo più. E su Ebay vendono tutto tranne te, tutto tranne .
Hai poi mai ascoltato i ritornelli che ti ho mandato? Che ti ho mandato su tutte le furie quando ho riso alla frase "non ho più nulla" e non ho sentito il finale che, così, su due piedi, alla mattina, per me non significava nulla. Ma la mattina non la conosco, e non è mia amica di Facebook, e il caffè non era poi uscito benissimo, e il vento del mattino era in casa con me.
Devi ancora spiegarmi come ho fatto ad essere l'utilizzatore finale quando ti ho detto abbracciami e tu mi hai indicato i laser dell'ora solare.
Dopo che mi hai abbandonato son successe un po' di cose, tipo che ho una laurea e una barba, ma entrambe mi paiono inutili. Applicate ad ogni fine, alla fine. Mia madre ha rifatto il dehor e quelle erbacce non crescono più mentre tu lo stai facendo lontano dai miei cieli sporchi.
In verità poi non è che son ste grandi novità. Che non son nemmeno più uscito di casa e faccio ancora fatica ad articolare le parole e metto gli articoli prima dei nomi di persona, ma tu non ridi di ciò.
Quando ora ci sentiamo parliamo di cose diverse che ti ho già raccontato delle linee rette ma tu eri distratta e non mi davi retta e per farla breve, e a grandi linee, finisce come nei film inglesi.
Le istruzione per il disuso che ti comunico a targhe alterne, di certo non ti aiutano. Qualcuno poi impegnerà il cuore nelle serie televisive e ti dico volesse il cielo mentre tu guardi Sky e mi sento ateo d'amore che neanche dandoti tutto il diabete che avrò, capirai quanto tengo a te mentre cado in un buco nero.
Che poi sei tu,
eroica e onirica e anarchica
ed eretica.