lunedì 30 marzo 2009

RECENSIONE - Dente (Magnolia, 3-3-09)

PUBBLICATA SU INDIE-ROCK.IT

3-3-2009
Dente @ Magnolia, Segrate (MI)
Sarà che è martedì sera, sarà che pioviggina, sarà che non c'è il mare a Milano. Probabili ragioni per spiegare la freddezza iniziale del pubblico milanese che subito si scontra con lo spiccato umorismo e la vivacità attitudinale di Dente. Accompagnato da tastiera, basso e batteria, il cantautore italiano, finalmente alla sua consacrazione su larga scala, presenta il suo nuovo disco con un lungo live diviso in tre parti.

Si inizia con un trittico tratto dall'ultimo lavoro, con 'A Me Piace Lei', 'Incubo' e 'Buon Appetito', ma Dente non si dimentica dei precedenti lavori, anzi, ne ripesca i suoi massimi esponenti come 'Canzone Di Non Amore', 'Baby Building', '28 Agosto' e molte altre.

C'è sempre grande intensità nei brani proposti e il pubblico, pian piano, si lascia rapire dal cantautorato dolce e raffinato del nostro Giuseppe Peveri. Sono tutte esecuzioni di alto livello, intramezzate da simpatici siparietti (auto)ironici di Dente che riesce pienamente a conquistarsi una folla che pareva, addirittura, scettica nei suoi confronti. Spesso è lo stesso cantautore, però, a dover rimbrottare i disattenti (a dir poco) fonici, persi "a farsi le canne" invece di aggiustare la voce del tastierista che sparisce a tratti e che non pare venga notata dagli addetti ai lavori a fondo sala.

Dopo una lunga scaletta (che si conclude con la cover di 'Verde' dei Diaframma), congedandosi con la frase "Vado. Vado a fare pipì", il cantautore di Milano ritorna sul palco poco dopo in solitario (e con aureola in testa) per una ricca proposta di canzoni voce-chitarra. I brani storici sembrano quelli più amati ed aspettati dal pubblico che, quando può, si lascia andare ad un canto leggero di supporto.

Recuperata la band, c'è ancora un ultimo spazio dedicato ad altre canzoni di non amore prima della definitiva conclusione che, però, viene ancora rimandata da Dente, affamato di palco, che torna per i "bisses". Si riparte con 'Parlando Di Lei A Te', in cui c'è un intenso duetto tra pianoforti, per concludersi, stavolta definitivamente, con 'Beato Me' (tratto dalla fresca compilation 'Il Paese è Reale').

Seguendo le buone impressioni ottenute con The Niro e Vasco Brondi, Dente mantiene alto il percorso cantautorale intrapreso dai giovani talenti italiani in quest'ultimo periodo. Portando sul palco ironia (è straordinario l'atteggiamento che mantiene con il pubblico) e una lunga (quasi un'ora e mezza) e alta e straordinaria qualità musicale, un concerto di Dente si rivela la semplice formula della felicità.

Mattia Barro

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