martedì 17 marzo 2009

"Gli organi delle chiese dove ci siamo sposati ubriachi" - SDVQ

Abbiamo donato gli organi delle chiese dove ci siamo sposati ubriachi. Proiettando le parole della Nostra canzone che non conosciamo e non abbiamo mai sentito. Storia di confine con la fine. E tra i nostri ingressi passano i tram. "Feeling" non è la parola esatta, ma è la prima che mi viene in mente, scriverebbe qualcuno.
Gli abiti e gli abc che scegli quando mi chiedi "sei felice, Charlie Brown?".
Aprire le parentesi coi cocci dei nostri cuori malconci. Le linee rette delle nostre rette vie in cui sbandiamo e su cui brindiamo su.
Le finestre aperte e i passanti che ci buttano in casa i lacrimogeni durante le discussioni accese e poi spente come le sigarette su cui lasci il rossetto. Che commenteremo ad alta voce un film muto e ti pagherò il mutuo coi miei reni e i miei geni. Gli edifici sacri e i sacrifici per tenerli su. Che non crollano mai e che s'incollano a noi. Se vuoi. Ci urleranno di andarcene in una qualche lingua, o legione, straniera. E quando arriverà il padrone saremo estranei. E strani.
Tutti i se dei nostri SEntimenti. Che se ti menti non riusciremo ad andare da nessuna parte nemmeno con le scarpe buone che ci siamo comperati dopo. E vorrei dirti parole con la A maiuscola e la m minuscola come è giusto che accada. E cada.
E un giorno dormirò sul divano lasciandoti il letto.


-Stralci Di Vita Quotidiana-
Mattia Barro

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