sabato 31 gennaio 2009

RECENSIONE CONCERTO - Pivot (Casa 139, 5.11.08)

PUBBLICATA SU INDIE-ROCK.IT

5-11-2008
Pivot @ La Casa 139, Milano
Il gruppo si chiama Pivot e viene dall'Australia. Il loro secondo disco, 'O Soundtrack My Heart', è uscito quest'estate. L'etichetta che li lancia è la Warp, una certezza. E' lecito, quindi, aspettarsi dell'ottima musica. E' ciò puntualmente accade.

Il terzetto sale sul palco e, per circa un'ora, ci inonda di trame sonore decisamente interessanti. Sulla scia dei Battles, loro compagni di label, il live è un rock sperimentale-strumentale in cui la voce appare solo in sporadici episodi, come strumento aggiuntivo. Mantenendo ancora un attimo il paragone coi Battles, dove la band newyorkese ci mette forte tecnica nella costruzione dei brani, i Pivot si lasciano completamente trascinare dall'istinto e dalle proprie emozioni.

Uno show musicalmente animalesco dove spesso è il nervosismo eclettico delle produzioni ad intrigare. La batteria è il perno su cui ruotare le intere composizioni (molti brani sono suonati con le percussioni riverberate e ritmiche spasmodiche) e su cui, molto spesso, l'attenzione si getta interamente. Tappeti di tastiere, ossessività MAC-caniche, ritmi ad ostacoli. Ottimo il lavoro sullo sviluppo delle tracce, il quale mantiene il pubblico totalmente rapito dell'evoluzione sonora. Semplicemente due tastiere, una chitarra, un computer ed una batteria. Brani come 'Sweet Memory', 'Sing You Sinners' o la title-track del loro disco d'esordio risultano immediati anche nella loro complessità.

Un'ottima prova corale che si conclude con l'atipica (parlando a riguardo dei loro brani) scelta di portare come bis 'I Zimbra' dei Talking Heads, la quale ha il magico potere di rallegrare e scatenare qualsiasi individuo stipato nell'intimità della Casa 139.

Credo che, a concerto finito, tutti siano usciti con un'enorme voglia di suonare. Qualsiasi cosa.

Mattia Barro

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