giovedì 19 giugno 2008

"Le 5 del mattino a vent'anni" - SDVQ

Rientro in casa con quella tipica sensazione di stretta allo stomaco/voglia di vomitare tipica della rassegnazione. Non sono disilluso solo perchè a vent'anni lo si dovrebbe già essere da un po'. Preparo un panino con la testa chissà dove, mangio con la testa chissà dove, rimango apatico di fronte alla tv accesa con la testa a questa serata. Infondo, mi ero illuso solo perchè a vent'anni si può ancora avere il lusso di esserlo, ogni tanto. Mi guardo allo specchio e la mia faccia ha preso 3 anni, almeno, e i miei occhi emanano una tristezza adolescenziale veramente poco cinematografica. Sputo nel rubinetto dentro il vortice dell'acqua e un po' di rosso sangue invade il bianco generale. Cerco di lavar via un timbro che non voglio mi ricordi cosa è accaduto e cosa accade ancora tuttora. Rientro in camera e mi tolgo la maglietta. Sa di fumo. Io so di fumo. Puzzo di fumo per te.
La testa esplode e non da tregua. Fuori il silenzio e dentro le urla. Rifiato parecchio, faccio respiri profondi.
Apro la porta d'ingresso e nel buio notturno di Milano mi fermo a fumare. Rimango seduto sui gradini dell'ingresso, alle 5 del mattino, a petto nudo col freddo che mi gela i pensieri buoni e un leggero vento che mi porta in superficie un senso di Noia. Perchè è noioso ciò che passa, ciò che rimane fermo, ciò che si balla. Son noiosi i locali con decorazioni etniche immersi nel grigio dei parchi milanesi, son noiosi i rockers che si continuano a farsi di md e a bere sputi, a non ballare e a piegare le gambe da spastici rinchiusi nei loro skinny jeans e a spezzare i cuori a groupie, non donne, ma groupie. E son noiosi i dj che mettono sempre i Crookers o i Justice o le ragazze che promettono e poi dicono "dovevi saperlo che non lo avrei mantenuto" e sono noiosi i miei pensieri, i miei occhi rossi e i miei modi di fare così provinciali e ingenui. Immerso in tutto questo niente penso che l'amicizia tra sessi opposti è come uno stupro, in cui dopo mezz'ora di pura sofferenza capisci che, in verità, sei stato consenziente e in cui la mattina dopo, i dolori son più forti ma meno pulsanti, e ti senti sporcato: ti senti puzzare di fumo. L'amicizia tra sessi opposti sa di fumo. A vent'anni non si dovrebbe puzzare di fumo come i vecchi nei bar che giocano a bocce e bevono grappa, o crodini.
Magari domani svuoto casa e me ne torno a Ivrea, dove nessuno mi cerca e mi vuole, ma in cui le mura della mia stanza mi riescono ad isolare da tutto ciò che canta stonato in questa città.
La selezione musicale notturna di All Music non concede nulla fino ad un inatteso regalo: Micheal Stripe che nel vuoto etico di questa notte mi spiega tutto in un attimo "Believe in me, Believe in nothing".
Ed è tutto qui. Senza accuse, senza dita puntate.
Gli essere viventi, a parte rare eccezioni che non mi rivolgono la parola, si dividono in due categorie: opportunisti e opportuniste. E tutto è poi sospinto dall'orgoglio.
Metto la sveglio alle 9e30 per svegliarmi per chiamare e disdire la visita con un'agenzia per un immobile in affitto. Non so dove e con chi voglio vivere prossimamente. Sapevo solo con chi volevo dormire stanotte. Niente più che chiudere gli occhi con un respiro nella stessa stanza che mi copra dagli spifferi dell'ovvietà, della solitudine, della rassegnazione. Dormire a 3 metri di distanza da quel respiro, avere un'anima in più al mio fianco, solo per poter dire: le eccezioni han risate nevrotiche e occhi splendenti.
E tutto diviene rosso, a vent'anni.

1 commento:

liz ha detto...

"anche io ero come te..aspettavo tutto il giorno che mi chiamasse per fare qualcunque cosa mi avesse chiesto di fare, sperando che prima o poi mi avrebbe visto con occhi diversi.. Ci ho messo 7 anni per capire che non sarebbe mai successo" (cit.) le amicizie tra sessi non esistono