mercoledì 26 novembre 2008

RECENSIONE - Sexual Earthquake In Kobe (29.10.08)

PUBBLICATA SU INDIE-ROCK.IT

Sexual Earthquake In Kobe @ Rocket, Milano
Uscire dall'incredibile emotività di Milosh e infilarsi al Rocket, nella stessa sera, è impresa ardua. Di scena, al Rocket, i francesi Sexual Earthquake In Kobe, giovane band nu-rave.

Si passa dal blu e rosso diffuso della Casa, alle strobo epilettiche che accompagnano i ritmi scatenati dei cugini d'oltralpe. Giovani e veramente nerd, sul palco, si trasformano in Psycho Killers. Basso, voce e tastiere e con ingegnere del suono a seguito. Ritmi forsennati, tastiere fluo e riff di basso sporchi. Una perfetta combinazione di suoni homemade.

Si sente decisamente troppo spesso, però, quel suono tipico francese, in italiano traducibile con 'tamarro'. Spesso i loro fratelli grandi, i Justice, appaiono qua e la come spesso appaiono i cugini Crookers, con tutta la nuova scena da clubbin' al seguito, in particolare quando la band cerca un approccio più dance-club e meno rock.

In evidenza la sezione visual, grazie alla proiezione in contemporanea dello stesso live con effetti deformanti. Il pubblico, comunque un po' scettico sul livello di rumore prodotto, rimane molto ancorato al pavimento, senza lasciarsi andare.

La forza dei SEIK è, chiaramente, l'energia e la spigliatezza on stage e forse, con una risposta maggiore del pubblico, l'atmosfera sarebbe potuta esplodere o, quantomeno, generare un terremoto sessuale a Milano. Peccato.

A show concluso, il classico banchetto della band mostra una varietà incredibile di copertine con cui viene incartato il disco-ep dei SEIK (tutto fatto a mano con materiale di riviste, giornali, confezioni) che, oltretutto, è venduto ad offerta libera.

Un gruppo da tenere in considerazione e da riosservare e riascoltare tra un pizzico di maturità in più.

Mattia Barro

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