lunedì 10 novembre 2008

RECENSIONE - Milosh (29.10.08)

PUBBLICATA SU INDIE-ROCK.IT

29-10-2008
Milosh @ La Casa 139, Milano
Luci basse, prevalentemente un rosso diffuso, o un blu, sedie e tavolini sotto il palco. Qualche birra a metà. La Casa 139 si veste d'intimità per la messa in scena dell'unica data italiana del canadese Milosh.

Ad aprire, i Noise Under Dreaming. Suonano un rock strumentale senza la partecipazione del basso che, almeno secondo noi, sarebbe fondamentale, soprattutto in questo genere. Manca qualcosa nelle loro atmosfere e, forse, l'abbiamo già trovata.

Presentazione minimale, invece, per Milosh, che si circonda solo di tastiera, Macintosh e loop station per la voce, accompagnato sul palco dal chitarrista canadese Paul Pfisterer.

E' sarà proprio l'uso dei loop sulla voce a ricreare quelle oniriche rappresentazioni sonore che contraddistinguono le produzioni di Milosh e ad arricchire il minimale approccio strumentale. La componente elettronica lascia maggiore spazio alla componente acustica producendo un maggiore impatto emotivo e riservato. Il connubio voce-chitarra si fa padrone dell'intero live, mostrando le enormi capacità vocali di Mike Milosh, vero valore aggiunto.

E più che di canzoni suonate, bisognerebbe parlare di emozioni evocate, di colori tenui, di autunni e primavere. Perchè un concerto di Milosh è prevalentemente questo: cercare di migliorare l'umore delle persone, tinteggiarlo. Un'ora di benessere ed intense sensazioni.

Mattia Barro

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