sabato 6 novembre 2010

"appunti da un parcheggio torinese" - censurati.

Quando pensavo fosse a-ore ed invece era pura odontoiatria.
Mi sveglio in una macchina parcheggiata in una domenica mattina vuota e mi fermo a vomitare all'angolo che ti ho chiesto di far finta di a-armi mentre mi soffiavo il naso.
I nostri hangover hanno i brufoli.
Ci ha --------- la ----- e quella li è la ----- mi hai detto e sono finito a fare colazione --- --- nella sacralità della pioggia torinese che è come acido per i miei risvegli.
Canto in soggiorno brani che non sentirai e mi dirai che tutto ciò di cui ho bisogno è in frigo, che tu non hai null'altro da offrirmi. Ti soffermi su questo con una lucidità biblica mentre ti sbiascico addosso tutto l'a-ore che ho, tutto il --ore che non ho.
Più.

---.

Avrei voluto dirti ti a-o ma non avevo i sottotitoli con me.
I bugiardini che mi sbugiardano e tossisco che pare vomito ed in un'autostrada ci fermiamo di continuo. In questa vodka rivedo i tuoi pugni e i miei lividi.
Gli hi-five per la sociopatia lo-fi.
Quando poi per tutto un weekend ho aspettato un tuo messaggio manco fossi all'estero, manco fossimo estranei. All'esterno il grigio dell'ora solare e tu hai la pelle bianca come la mi- e mi sciolgo. Null'altro in comune.
Sindacalizzami anche questo m-n a-our.


Quando poi -- -- ----- e ti ho perso nello stesso istante.
Distante come se -- ----- -- fosse rotto a metà, come me. Come mai.
La post-apocalisse del giorno dopo e delle ore che cambiano nella notte - -- ----- che nemmeno c'è l'alba e sto abbastanza di merda tra la ------ tosse torrenziale che fuori piove e dentro grandina e -- che -- spingi --- --- -----.
Da quando poi ho imparato a bestemmiare.
Ho solo più scarpe sinistre e mi alzo con il piede sbagliato ecicredo.
Pensando che sulle scale in cui -- ho portat- -- ------ ora cado giù fratturandomi arti e le parti di noialtri che non si incastrano più come le mie dita tra le t-e costole; che io l'avrei chiamato sen---ento. Forgive me.
Che poi io dico a-ore e tu stalker è forse solo palindromia. O un reato federale di cui mi denunci mentre mi annunci gli orari per il cambio palco.

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