Che le parole sono importanti e sono il tuo Moretti con il fegato spiaccicato sul marciapiede. E giuro che questo è amore vero come nelle canzoni pop da hit parade, che fa molto fine anni ottanta e tu sei così bella anche quando mi deridi.
Ho perso la macchina ma poi l'ho ritrovata e ho perso te ma non ti ho mai più rivisto ed in entrambi i casi ero ubriaco marcio che sto dando tempo al tempo e lui mi ripaga sbiadendo i contorni dei ricordi che non ne uscirò.
Poi mi trovo a far serata con Brondi e parliamo della parola acne che ci è tanto cara che è un perfetto sinonimo della tua adolescenza che acne non ne ha che tu hai la pelle bianca ma bianca come me e non smetterò mai di cantartela per casa. Ti dedico anche i concerti ai quali non partecipi e nei quali non mi tremano nemmeno le ginocchia che mi succede soltanto di fronte a certi dischi di certi jukebox oramai. Gioia.
Quando tornerai dall'estero è la più bella canzone che hai scritto e mi ricorda lei che è il mio tu quando scrivo.
Tu - con la u che suona così – mi ha riempito le dita d'inchiostro.
(dis)grazie.
negli hangover dove hai perso un orecchino e io ho portato a casa tutti i miei miti,
Mattia Barro
mercoledì 24 novembre 2010
"Tu con la u che suona così"
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