venerdì 20 febbraio 2009

"Ti ho portato indietro gli ombrelli" - SDVQ

E finisci che tu mi chiedi di nuovo perché ti ho salvato la vita e ora mi sto quasi innervosendo. E a carnevale cerco di baciare il mio orgoglio ma finisco nella bocca di un'altra. Senza incespicare. Poi cado per terra ballando e mi rialzo goffo e tu probabilmente ti starai sparando in vena tutte le canzoni che non ti mai inviato.
Far fronte ai nostri tele-obiettivi.
Gli apici e gli amici che non riusciamo a raggiungere che quando abbiamo corso mano nella mano contro il mondo un palo ci ha sfondato le falangi. Gli effetti serra delle tue parole sillabate e sussurrate.
Che siamo caduti dall'ultimo piano delle nostre pantomime. E abbiamo ballato canzoni d'orrore sulle mine inesplose del nostro passato ingombrante. Scalzi e scazzati. Incazzati.
Hai skippato tutte le tracce dove c'era una M. Eno Ale.
Ti ho portato indietro tutti gli ombrelli con cui mi ero riparato dalle tue piogge sentimentali. Amarti è stato l'ennesimo scolapasta inserito nelle nostre vite Ikea. Il fascino a cui ci rimanda il nord Europa. Il fascino a cui ci rimanda.
Ti ho sussurrato all'orecchio tutti i titoli dei brani che metteva il dj per farti sorridere. E probabilmente hai riso, avendoli riconosciuti per il loro uso ipnotico e per il loro sopruso spasmodico. Siamo destabilizzati e disintossicati da poter vedere quanta noia ci circonda. I nostri sentimenti in panne e i panni sporchi che lavo nel tuo bagno mentre dormi da 12 ore filate e sfilate.
Abbiamo bevuto così tanto da dimenticare il modo con cui sarebbe stato educato dirci addio. Che ora così, suona davvero male.
Che ora così, fa davvero male.



-Stralci Di VIta Quotidiana-
Mattia Barro

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