venerdì 24 ottobre 2008

STRALCI DI VITA QUOTIDIANA - "E io che avevo un full"

E i re.
E le donne della mia vita rappresentate su quelle quattro carte per cui ho perso la mano della vita al poker del lunedì sera.
E il Rocket il martedì.
La Champions il mercoledì.
Ti ho preparato la cena ma vedendo che son le 2 del mattino, deduco che ormai non arriverai più.
E non arriverai più con i mezzi in sciopero, con i rapporti in sciopero.
E io che avevo un full.
E io che avevo un full.
E io che avevo un full.
Cercare di scopare il cazzo il giovedì.
Intossicarsi il venerdì.
Avevo un piano per portarti via da qui, ma ora mancano i soldi. soldi. soldi. soldi.
Relazioni telefoniche a cui non rispondi, relazioni telefoniche ad insulti, relazioni telefoniche tim-3-vodafone-wind. Scopiamoci i call center che sono esperti. Cuffiette e microfono.
E io che avevo un cazzo di full.
E io che avevo un cazzo di full.
E io che avevo un cazzo di full.
Per il weekend preferisco l'inquietudine di 20 mila abitanti impagliati che sfrecciano su e giù nel centro, nel centro di chissàche chissàcosa chissàperchè.
Un tris e una coppia son esteticamente un piacere.
Quattro donne sono una convivenza difficile. Sono alleanze.
"Puoi capirmi e non insistere".
Non posso comprendere di perdere con un full in mano. Dico io, un full in mano.
Un full.
Un full.
Un full.
Mi puoi ridare quei soldi che ho la prima rata dello strozzino?
Il Messico è così lontano, lontano lontano lontano là dietro l'oceano? Acqua.


E' solo acqua, pensai mentre stavo affogando con il corpo immobilizzato.


Mattia Barro

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