mercoledì 15 ottobre 2008

RECENSIONE DISCO - The Banshee - Nice Your Habits

PUBBLICATA SU INDIE-ROCK.IT

Banshee:
Your Nice Habits
ANNO:
2008
ETICHETTA:
Suitside

"Direttamente in mezzo al dancefloor"


VOTO: 7

GENERE: indie-rock, nu-wave, post-punk.

PROTAGONISTI: i Banshee sono una band indie-rock genovese che ha trovato forte riscontro all'estero, sopratutto in Inghilterra (citati, ad esempio, sull'NME). Il gruppo è composto da Jago (voce, chitarra, synth), Nico (chitarra, voce, synth), Fish (basso), Patrick (batteria).

SEGNI PARTICOLARI: alla seconda prova sulla lunga distanza dopo l'album d'esordio, 'Public Talks', che li ha subito eletti come migliore risposta italiana alla nuova onda indie/new-wave internazionale. Il disco annovera sia in fase di produzione che di mixaggio Luke Smith (produttore, ad esempio, degli Shitdisco).

INGREDIENTI: tutto ciò che può essere reso dancy e indie. Schitarrate e riff, charleston in controtempo, cassa in 4/4, ritornelli catchy. Ogni tanto un po' di innesti elettronici a rinvigorire la formula e a svagare un genere in sé abbastanza limitato.

DENSITA' DI QUALITA': si parte direttamente nel mezzo del dancefloor saltando code, inutili selezioni all'ingresso e persino il guardaroba con 'Cut Me Clear', il miglior modello dei Banshee messo per inciso. Riff di chitarra appiccicosissimo, ritmo incalzante con basso e batteria vertiginosi e ritornello che si stampa a fuoco nella memoria. Una partenza folgorante. Il singolo 'Kicks Up', a seguire, immerge lo stesso prodotto in un acido elettronico. '3rd' è un ripetersi delle precedenti composizioni in forma decisamente più scarna mentre 'Russia' prova a ridare un tocco elettronico all'intero progetto. Se 'Electric' è veramente una scossa ritmica, 'Believe The Master' inizia a subire un po' di fiacca, che inesorabilmente comincia a colpire il disco. I brani rimanenti provano senza grande successo a rimescolare le carte giocate in precedenza. La vera prova di maturità, però, è la conclusiva 'Colder', che comporta la definitiva consacrazione dei Banshee e ci fa sperare che quella sia questa la nuova chiave di scrittura dei loro futuri lavori, concedendo più spazio al suono e meno alla frenesia compulsiva degli esordi. Loro fanno di tutto per rendere scorrevole e interessante l'intero prodotto anche se spesso finiscono negli evitabili cliché di tale genere. Senza dubbio un disco-conferma che, giustamente, porta in sé la consacrazione della band genovese come solida realtà nostrana in grado di competere, quanto a capacità creativa e produttiva, anche all'estero.

VELOCITA': disco-punk con cassa in quarti. C'è sempre da scatenarsi, muoversi, agitarsi e ballare/pogare come ragazzini.

LA DICHIARAZIONE: "Non saprei che cosa dichiarare così su due piedi... Posso dirti che probabilmente i nostri e i vostri 'nice habits' meritavano un disco che li prendesse un po' per il culo", dichiarazione rilasciataci (scherzosamente) tramite e-mail.

IL SITO: 'Myspace.com/thebanshee'; 'Thebanshee.it'.


Mattia Barro

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