mercoledì 17 settembre 2008

STRALCI DI VITA QUOTIDIANA - "Stanchi E Disinteressati"

Un accenno di alba colora il mare. La sabbia è fresca sotto la luna. Le onde piangono scivolando sul bagnasciuga, ritmate. L'azzurro del mare a riva diviene più scuro a mano a mano che si perde all'orizzonte, dove implode sulle poche e ombrate nubi mattutine. Svariate sfumature di giallo, arancione e rosso fan capolino oltre tutto, rinchiuse dal blu notte del cielo. Sono le 6 e 20 di un normale lunedì mattina, qui ad Ibiza.
Percorriamo il lungo mare camminando distaccati, poichè vengo catturato dallo spettacolo naturale a cui ho la fortuita casualità di parteciparci e non riesco, di conseguenza, a tenere il passo.

- Facciamo un bagno in questa meraviglia - propongo
- Non ne ho voglia - lei
- Boh. Fumiamoci una sigaretta qua - replica Ale

Si siedono sul muretto del lungo mare, ma non li osservo con molta cura. Io inizio a camminare nella sabbia, con le Converse rosse che vengono ingoiate dai granelli ad ogni passo; sprofondo con leggerezza. Mi fermo sul bagnasciuga. L'aria mi scompiglia i capelli, l'aria scompiglia il mondo. Quei pochi metri percorsi mi sembra che mi abbiano permesso di entrare a far parte di quell'idillio. Sorrido, cupo. Mi chino verso il mare e taglio l'acqua con una mano. La sensazione è di freschezza, di rinnovamento.
Loro fumano seduti. Stanchi e disinteressati.
Mi piego sedendomi sui talloni e, lontano, disegno con un bastoncino nell'acqua. Credo che quelle nubi m'ingoieranno prima o poi.E il mare mi farà annegare. Forse c'è Dio, a quest'ora.
Una nave lontana, riempie il mondo di suoni goffi e ridondanti e, a suo modo, arricchisce il panorama.
Un aereo passa sopra noi, non troppo alto. Rombando.
Qualcuno parlerebbe di panismo. La mia mente ora mi parla di panismo. Ho un attacco di panico, ma lo soffoco, respirando a fondo.

- Facciamo un bagno in questa meraviglia - propongo
- Non ne ho voglia - lei
- Boh. Andiamo a casa. - replica Ale

Col bastoncino scrivo "perdonami" sulla sabbia bagnata. Un'onda lo cancella.
Ma la verde principessa dalle gambe a parentesi non ne coglie nulla.

- Andiamo Matti -

Mi passo una mano tra i capelli per fermare l'anarchia del vento. Risalgo la spiaggia e mi siedo sul muretto.
Loro si alzano. Stanchi e disinteressati.
Chiudo gli occhi per sentire rumori e odori lontani, poi devo riaprirli velocemente per non perdere quei colori. Sono rapito.

- Andiamo Matti -

Mi alzo. Dalla mia bocca esce la frase "non siamo più giovani".
Ma la verde principessa dalle gambe a parentesi non ne coglie nulla.
Cammino pianissimo, perdendo il passo quasi subito. Passeggio lento con il volto rivolto al mare, come se mi calamitasse. Supero giovani estasiati, supero giovani in ecstasy.
Un cane corre attorno a noi. Alle 7 meno qualcosa, di una mattina comune. Mi rallegra. Si rallegra.
Loro camminano. Stanchi e disinteressati.
Potrei morire qua, se solo ci fossi te.
Ma la verde principessa dalle gambe a parentesi non ne coglie nulla.

Rientriamo sulla strada principale, come se nulla fosse. Come se avessimo camminato su uno sfondo cinematografico, mal truccati. Come bestie. Come fossimo bestie.
Loro camminano vicini e parlano poco. Stanchi e disinteressati.
Ti scrivo che sarei potuto morire qua, se solo ci fossi stata te.
Ma la verde principessa dalle gambe a parentesi non ne coglie nulla.

Rientriamo in appartamento.
Loro si mettono a letto in silenzio. Stanchi e disinteressati.
Mi preparo un bicchiere di Hierbas e mi siedo in balcone. Bloc notes e penna alla mano, scrivo qualcosa di indecifrabile a livello visivo.
"non ci son grandi scrittori, ma grandi esperienze. E tutto sta nel trovarle, nel capitarci, nel viverle.
Non siamo più giovani,
Sarei potuto morire la, se solo ci fossi stata tu".
Ma la verde principessa dalle gambe a parentesi non ne coglie nulla.



Mattia Barro

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