mercoledì 17 settembre 2008

STRALCI DI VITA QUOTIDIANA - "Diossido Di Carbonio"

Ed è una continua ricerca per essere alti, altezzosi e intellettuali. Come i porci, come i bianchi alla Casa Bianca, come i proci. Cita pure orrendi film in bianco nero o con colori sul marrone, opachi come non mai, specchi appannati di concetti troppo lontano da noi. E non hai nemmeno la forza di firmare contratti e avere lavori, perchè non ce la faresti, e non potresti davvero più fingere di essere alta, altezzosa e intellettuale come i porci, come i bianchi alla Casa Bianca, come i proci.
Hai venduto il mondo per un paio di scarpe dal tacco alto. Ed è tutta una questione verticale che riusciresti a risolvere meglio nell'orizzontalità del sesso senza sesso. Tra i peli sudati e preservativi che conterranno il senso della vita.
A me esplodono capillari e gli occhi s'iniettono di morte. Causa tua. E mi dici di sottopormi a controlli costosi, finchè posso ancora salvarmi la vita. Avresti voluto uccidermi per salvarmi. Avrei voluto ucciderti per salvarmi. Avrei voluto ucciderti per vederti piangere fuori l'ego. Spero che tu non decida mai di avere figli. Spero in generazioni migliori, almeno nell'altezza. E nell'orizzontalità.
E sarà il Tibet imprigionato dai fuochi artificiali delle olimpiadi o gli abbaglianti alti in autostrada. Per fare vedere che ci siamo. Per fare vedere che ci siamo e corriamo anche veloci. Andiamo a fare la spesa là?
E ho perso la garanzia per poterti sostituire con un modello più frusto, ma di miglior gusto. Non ti ho chiesto di rapirmi la Luna, di vendermi su Marte, di indicarmi Venere nel cielo. Ti ho chiesto solo di non fare quella faccia e quella voce quando le uniche volte che parliamo mi chiedi solo piaceri. Ti ruberei la figa per farti piangere mentre nessuno ti guarda, mentre i feromoni si sgretolano nello smog della circonvallazione. In amori di plastica, in ferraglie vergini. Sentimenti in cassa integrazione. E vitamine da integrare tra un cocktail e un aperitivo.
Sei snella nel tuo vestito da anoressica?
"Voglio essere lasciato in pace", scrivo a terapisti e strozzini. Gli strizzacervelli si addormentato fumando droghe leggere, come il diossido di carbonio o le polvere sottili. E andiamo a vomitare con le targhe alterne, nei sabati sera affollati.
E' una barriera architettonica o il tuo ego? Calpesterò ugualmente.
Dove andiamo a farci male? Sul ring dei vent'anni.


Mattia Barro

1 commento:

Anonimo ha detto...

sarà che sono io quella di cui parli
ma questo è il mio preferito.
qui sì,scrivi e tagli.
è come quel brano che ti ho fatto leggere alla fnac.
love
C