lunedì 5 luglio 2010

"l'estate è arrivata, poi cadranno tutti a pezzi."

E poi non dici nemmeno il mio nome. Che sembra ti sia stato bandito o che un bandito me l'abbia rubato e la mia band ancora non ha nome e non so se centri davvero qualcosa qui.
Che poi divento emo e temo per la tua incolumità ma tanto i polsi sono i miei e i soldi pure. Metti su la pasta e siamo apposto. Al posto tuo amerei me, ma pare egocentrico da dire e le dita sullo schermo del mac non si lavano più via.
Non capisco il via vai dal tuo cuore che anche se ripassi dal via non cambia mai la prassi. A passi così decisi cadrò giù dal bancone al prossimo open bar. Open air.
Mi dici che i film sono fatti per essere visti nelle notti di luglio e giugno con le pale che ci tranciano la testa a metà da farmi ricordare solo una parte della meta a cui ero diretto. Ero, di fatto, un eroe fatto d'eroina, ma l'eroina si è fatta un altro. Finisce con l'happy ending tutto tranne la mia insonnia. E tu ti auguri non sia contagiosa ma finiamo comunque a scriverci messaggi lunghi mesi che una notte non potrà mai bastarci per esprimerci e reprimerci.
Finisci la libertà che hai nel piatto che poi lavo tutto.
Andata via l'ispirazione cerco altre amantidi da alternare alle notti infinite e le note finite sotto il letto non le tiro più su.
Quando poi c'è stato il temporale abbiamo discusso delle precipitazioni e del nostro rapporto scosso sull'orlo di un precipizio. Per esercizio penso sempre che tutto cadrà giù come le lune storte e o le torri toscane.
Mi hai disegnato su un quaderno un mattino per farmi capire cosa mi perdo e mi son perso nell'approssimazione del tutto e nella cura dei dettagli malati.
Hai detto che sarebbe stato carino fare colazione come le persone normali. Così da chiarire la tua personale idea di me.
Mi hai tolto le chiavi per chiuderti dentro me e Milano è piccola per tutti noi messi assieme solo negli insiemi e in seme. Sedimentati come siamo rimasti. Se di mente siamo rimasti indietro.
Tu mi hai detto che odi i miei giochi di parole e io ti ho detto che amo i tuoi giochi col mio cuore.
Poi ci siamo detti basta; l'estate è arrivata, e poi cadranno tutti a pezzi.



Mattia Barro

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