Andiamo in vacanza insieme. Che intanto ci siamo traditi a vicenda e avvicinandoci alla spiaggia già lo sappiamo. Come la quattro verticale.
Alle quattro tu sei a prendere il sole fin quando starà su e io a prendere la luna fin quando starò su. Le estasi infinite e le estati finite male come fatte d'ecstasi nei primi duemila.
Tu con il tuo costume da bagno e il con il mio costume da me stesso che a fingere ci metto nulla.
Son fiero di te.
I divani delle pensioni e le propensioni a svenirci sopra a vicenda neanche fosse un coito colto al culmine. La tua pelle su di me sa di pomeriggio trafitto e lungo il tragitto verso il mare vorrei morire.
Gli ombrelloni sui miei sentimenti insabbiati che tra insolazioni e castelli di sabbia in aria ho dimenticato di inumidire. In quel secchiello facciamoci un long island che, intanto, tanto marittimo fa.
Ai falò io stono e tuona e poi piove. Ma non ho le prove che non sia colpa mia e tu pensi sia geloso del fatto che ami tutti tranne il sottoscritto e te lo sottoscrivo sotto il tuo biglietto da visita che magari cambi opinione e opinion leader.
Idem.
lunedì 12 luglio 2010
"che alle 4 tu sei a prendere il sole e io la luna storta"
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1 commento:
Ciao! caloroso saluto.
il tuo blog sembra piacevole.
Se siete alla ricerca di carattere univoco, è possibile visitare il nostro sito web.
Con i migliori saluti;
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