lunedì 21 luglio 2008

RECENSIONE - Traffic Free Festival (GIORNO 1) @ Torino (10.07.08)

PUBBLICATA SU INDIE-ROCK.IT


Il problema del Traffic è sempre il solito: orari troppi ristretti per far godere in pieno il potenziale delle varie band. Ci si giostra su 5 ore quotidiane (si potrebbe iniziare un'oretta prima, no?), con naturali restringimenti sugli orari dei vari live act.

Arrivati alla Pellerina (sede degli eventi serali principali), sono già le 20 (Torino soffre di una mancanza di potenziamento dei mezzi in alcune zone della città). Sul palco hanno appena iniziato i Battles (voto:9), band culto per i fan del perfezionismo sonoro. E i Battles non tradiscono: son perfetti. E' tutto un accavallarsi di spilli di note, di battaglie sonore, di ritmi allucinanti su cui tessere una fitta trama di giochi e mimiche che stupiscono e rapiscono. Tutti esemplari musicisti, quasi uno show di tecnicismi, ma di una rarità e unicità esemplare. Ma come ogni statua eccezionale, vi è un difetto: non riesce a trovare completo sfogo in spazi così ampi e sfaccettati (inteso a livello di ascolto del pubblico), prediligendo strutture fisiche più intime, più accoglienti.

La scaletta ci porta prepotentemente ai Soulwax (Voto: 8). La band belga arriva sul palco e sfodera un live tirato, unidirezionale, compatto. C'è poco tempo e deve essere indimenticabile: questa potrebbe essere l'idea di base di un live set parzialmente rivoluzionato per l'occorrenza. La maggior parte delle hits ci sono, ma troviamo anche delle grandi escluse ('Standing In The Way Of Control', ad esempio). I Soulwax si dimostrano sempre efficaci e di facile presa. Lo show è grintoso, duro, energico: questo è l'ennesimo dipinto targato Soulwax.

L'headliner della serata, e a vedere il pubblico non si direbbe, è Tricky (voto: 6). Il live è la promozione del suo nuovo lavoro e si dovrebbe profilare come un'ora piena di drum'n'bass e di puro trip-hop. Tricky cerca di essere ammaliante, ipnotico, ma il suo tentativo, pare riuscire solo in parte.
Chi lo conosce lo apprezza. Chi non lo conosce, lo prova a capire. Ma sembra comunque fuori posto rispetto alla salita musicale che sul filone Battles-Soulwax-2manydjs avrebbe centrato l'apoteosi della completezza sonora. Tricky riesce a creare qualche sensazione, ma non sfonda mai, non dˆ mai il colpo di grazia che farebbe impennare la serata. La monotonia ogni tanto annoia qualche volto, il quale usa le sue profonde produzioni per stendervi sopra discussioni futili su birre, vomito e artisti non convocati.

L'ultimo tassello della giornata firmato 2manydjs (voto: 7). Metà Soulwax salgono sul palco per il dj set conclusivo. Session che risulta un po' più spenta o, semplicemente, più popolare del solito. Ritorna 'YMCA' come apertura (già sentita questo inverno), ritorna 'Sarà Perché Ti Amo' (must nelle selezioni per il pubblico italiano), ritorna 'Flat Beat' di Mr.Oizo (mi ricordo di essere stato veramente giovane ai tempi). Forse a causa del numero elevato di teste che compongono il pubblico di un festival gratuito, i 2 djs vanno coi piedi di piombo (sempre nell'ottica eclettica che li contraddistingue). Così spiegata anche la presenza dei tormentoni targati Justice, Crookers, dei remix dei Soulwax e anche di uno spunto di reggae finalizzato ad allargare il set.

La prima vera giornata Traffic (di quelle col tifo di casa intendo), probabilmente la più interessante, si chiude nella fiumane di corpi che si assembrano sulle navette gratuite perdendosi poi per Torino. Come noi, forse. Domani potrebbero crollare i miti del Punk. Fateci dormire un po' prima dello shock.

Mattia Barro

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