domenica 13 luglio 2008

RECENSIONE DISCO - Sikitikis - B

Pubblicata su INDIE-ROCK.IT

SIKITIKIS - B
2008, Casasonica

VOTO: 5

GENERE: noir-rock.

PROTAGONISTI: Diablo (Alessandro Spedicati): voce ed effetti sonori; Jimi (Gianmarco Diana): basso; Zico (Enrico Trudu): organo e tastiere; Regiz (Daniele Sulis): batteria.

SEGNI PARTICOLARI: nel disco, come ribadisce la stessa band all'interno del booklet, non vengono suonate chitarre. Il gruppo cagliaritano è alla seconda prova su lunga distanza dopo il precedente 'Fuga dal deserto del Tiki'. L'album è licenziato, come di consueto, da Casasonica.

INGREDIENTI: un rock italiano anomalo, molto noir, dietro al quale c'è una ricerca quasi spasmodica di essere scuri e 'sanguigni' (vedere l'artwork e leggere il nome dei brani per capire il mood costante della band). Influenze decisamente costrette in alcuni brani, che subiscono troppo la presenza del mixer di Casasonica, e altri che subiscono troppo l'idea di far musica della band.

DENSITA' DI QUALITA': 'B' non decolla mai, anzi, ristagna sempre su un mood troppo inquadrato, troppo stretto. Il clima che lo persuade appare indigesto, anche se l'inizio è incoraggiante e brani come 'Little Lu' e 'Rosso Sangue' hanno una bella carica, una ritmica accattivante e si lasciano ascoltare. Ma piano piano l'entusiasmo cala, 'Piove Deserto' fa percepire che qualcosa non quadra e il brano successivo svela tutto: 'L'Ultima Mano' ha un cantato così spudoratamente influenzato (mi volete davvero dire che quella voce non è di Samuel?) e la band sembra già a corto di idee per mantenere fresco un genere così ostico. Seguono due brani di dubbia potenza e la cover della soap opera di Celentano, 'Storie D'Amore' (per perseguire la consuetudine di inserire una cover, ma 'L'Importante' è finire di Mina era decisamente meglio riuscita). Il disco pesantemente riesce a rotolarsi fino all'ultima canzone che, citando precisamente è "liberamente ispirata dal personaggio ononimo contenuto nel romanzo "Manituana" di Wu Ming. Ennesimo tentativo di dar un contenuto intellettuale forzato alla musica. I Sikitikis ci provano, ce la mettono tutta, ma la continua ricerca di produrre musica impegnata (soprattutto se il risultato è così 'normale') alla fine non premia, anzi, debilita, annoia e stanca.

VELOCITA': molti brani dal ritmo spigliato ed invitante, ma mal completati. Un po' troppo omologato nel suo complesso con bruschi rallentamenti troppo forzati.

IL TESTO: basta vedere un poliziesco o un giallo anni '80 ed estrapolare qualche discorso. Il resto è ricerca di sensazioni: 'Piove Deserto' ne è l'apice.

LA DICHIARAZIONE: Diablo: "Stiamo già lavorando all'evoluzione del nostro suono, forse per parlarne e troppo presto. La sola certezza che abbiamo ora è che la strada che stiamo provando ci piace, e molto. L' obiettivo è, comunque, trovare una formula che ci soddisfi pienamente sia nella parte musicale che in quella letteraria."

IL SITO: 'Sikitikis.com' o 'Myspace.com/sikitikis'.

Mattia Barro

1 commento:

Anonimo ha detto...

questa è una bella recensione e, in parte, l'approvo.
ma non ditelo troppo in giro.
un saluto
Diablo